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Carlo M. Bajetta è professore ordinario di Letteratura inglese presso l’Università della Valle d’Aosta. Dal 2019 è Presidente dell’Associazione Italiana di Anglistica (AIA) e membro del direttivo della European Society for the Study of English (ESSE). Ad Aosta è Coordinatore del Corso di Laurea in Lingue e Comunicazione per l’Impresa e il Turismo, membro del Consiglio dell’Università e responsabile del progetto PRIN ‘Classical Receptions in Early Modern English Drama’ (fondi assegnati al progetto nazionale: € 479.290,00).
Ha collaborato con la Bibliographical Society britannica, al nuovo Dictionary of National Biography (Oxford University Press, 2004-), e all’edizione delle lettere di C.S. Lewis (HarperCollins, 2000-2006). È coordinatore nazionale per la Annual Bibliography of English Language and Literature (MHRA, UK), membro della European Association for the Study of English e della Bibliographical Society of the University of Virginia (USA). Ha fatto parte sino al 2019 dell’advisory board di EJES: The European Journal of English Studies (Routledge), e recensisce abitualmente per la rivista Notes and Queries (Oxford UP). Nel 2011 è stato nominato Corresponding Fellow della English Association (UK) e nel 2016 Louis L. Martz Lecturer dalla Queen Elizabeth I Society (USA).
Ha svolto, dal 2003 al 2005, il ruolo di coordinatore per la lingua inglese del Servizio Linguistico di Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Dopo la presa di servizio presso l’ateneo valdostano (2005), è stato Preside della Facoltà di Lingue e Comunicazione sino al 2011 e, successivamente coordinatore del Corso di Laurea in Lingue. Ha qui ideato e realizzato un progetto di tripla laurea in collaborazione con l’Université de Savoie (FR) e l’università di Coventry (UK). Sotto la sua direzione il Corso è giunto ad essere il primo delle non statali italiane secondo la statistica Censis (2016-2019; 2022).
È stato titolare di contratti presso l’Università Cattolica (Milano e Brescia), l’Università di Genova (Genova e Savona), l’Università IULM di Milano e l’Institute for the International Education of Students ed Erasmus Lecturer presso l’Université de Savoie. Fa parte del comitato direttivo del Centro Transfrontaliero sul Turismo e l’Economia di Montagna, del Consiglio Scientifico del Centro Interuniversitario per lo Studio del Romanticismo, ed è membro del collegio di dottorato in Studi comparati: lingue, letterature e arti, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
È autore di più di 80 pubblicazioni, tra le quali: C.S. Lewis, Lettori e Letture. Un esperimento di critica (1997); Sir Walter Ralegh (1998); Whole volumes in folio (2000); Some notes on Printing and Publishing in Renaissance Venice (2000); un’edizione delle Sandars Lectures di R.B. McKerrow (Studies in Bibliography, 2000); Breve antologia di sonetti inglesi dell’era Tudor (2001); Oliver Goldsmith: Il viaggiatore, il villaggio abbandonato (2003); Shakespearean Readings: Shakespeare, Keats, Shelley (con Luisa Camaiora, 2004); Peter Bell: the 1819 Texts (2003; 2005); C.S. Lewis: Lettere ai Bambini (2009); Tommaso Moro: Poesie Inglesi (2010). Ha curato, assieme a Guillaume Coatalen e Jonathan Gibson, un volume contenente diversi inediti di Elisabetta I, Elizabeth I’s Foreign Correspondence: Letters, Rhetoric, and Politics (Palgrave Macmillan, New York, 2014) e la voce “Sir Walter Ralegh” per le Oxford Bibliographies online.
Per la sua edizione delle lettere italiane di Elisabetta I ha ricevuto un finanziamento PRIN, una Fellowship presso la Folger Shakespeare Library di Washington, il book prize 2018 dell’Associazione Italiana di Anglistica e il riconoscimento di Approved Edition dalla Modern Languages Association (USA). A varie riprese, è stato invitato a presentare i risultati di questa ricerca presso diversi atenei e istituzioni italiane e straniere, tra cui le università di Londra e Oxford. Collabora con la Folger per il progetto Shakespeare Documented, per il quale ha curato l’edizione della documentazione conservata presso gli archivi veneziani relativa al Pericles shakespeariano, che consentono una sicura datazione dell’opera. Nel 2018 ha ottenuto una short-term residential fellowship presso l’Università di Warwick (UK).
Fa parte dell’albo degli esperti scientifici istituito presso il MUR per le sezioni ‘Ricerca di base’ e ‘Diffusione della cultura scientifica’. Dal 2019 è Direttore della rivista Textus: English Studies in Italy e membro della commissione nazionale per la valutazione delle riviste scientifiche (Anvur-Area 10).
Dal 2022 è General Editor, assieme a Jonathan Gibson, dell’edizione completa delle opere di Sir Walter Ralegh (previsti 9 volumi; Oxford University Press). La sua scoperta di un nuovo testo di Ralegh è stata pubblicata nel 2022 dal Times Literary Supplement.
Il progetto intende analizzare la corrispondenza estera di Elisabetta negli anni del suo regno (1558-1603). Se gran parte delle lettere in latino ed inglese sono edite, manca tuttora un sistematico lavoro sui materiali italiani e francesi (molti tuttora in manoscritto).Una serie di lettere in italiano, spagnolo e francese (localizzate recentemente da Petrina, Bajetta e Coatalen) attendono tuttora cura editoriale e pubblicazione. Rapporti personali (es. le lettere in francese a Caterina de’ Medici), o specifiche occasioni potevano suggerire l’uso di una lingua diversa dall’inglese o dal latino. Mentre il latino era la lingua standard delle relazioni diplomatiche, il suo uso non era assolutamente generalizzato. Il Doge Antonio Grimani, per esempio, scrisse alla Regina Elisabetta in italiano, e quattro delle lettere alla Repubblica sono nella stessa lingua. Quando Elisabetta scrisse all’Imperatore del Catai, lo fece accludendo copie della sua lettera in latino, spagnolo e italiano. E’ interessante notare che esista una versione della risposta in italiano, a lungo considerata un falso [PRO, SP 12-13, passim; Folger Library, MS V.a.321].
D’altra parte, si danno casi in cui le lettere in italiano o francese corrispondono a una versione inglese, evidentemente conservata come copia. Chiara, dunque, la necessità di una più ampia ricerca. Questi materiali documentari necessitano di accurata analisi, sia per il loro valore storico, sia per la loro qualità letteraria specifica. La scrittura delle lettere nel Rinascimento, di fatto, era un esercizio squisitamente letterario: la retorica, la citazione dotta, e l’uso di modelli sofisticati erano elementi essenziali della corrispondenza [cf. e.g. Gibson 2000; Morgan-Curtis 2003; Stewart and Wolfe 2004; Stewart 2008]. Ecco perché, assieme allo studio della corrispondenza estera, bisognerà dedicare anche attenzione alla teoria e alla pratica della scrittura delle lettere nell’Inghilterra del Rinascimento e alla pratica di scrittura delle lettere in inglese da parte di Elisabetta; i documenti rivolti a capi di stato stranieri o a figure di rilievo nella politica estera sono documenti in cui la Regina poteva dimostrare la sua abilità politica, e diventano preziosi termini di paragone con la corrispondenza in lingue straniere.
Molti di questi documenti, pur testimoni di circostanze storiche, sono anche opere letterarie. Oltre a una ricerca archivistica, è necessaria quindi anche una prospettiva letteraria. Un gruppo internazionale composto da storici e storici della letteratura con competenze paleografiche, storia del Rinascimento e il mondo complesso della scrittura delle lettere, potrà portare a termine questo lavoro di ricerca ed edizione delle lettere con risultati più che soddisfacenti.
http://cercauniversita.cineca.it/php5/prin/cerca.php?codice=2008WRNEAN
Letteratura rinascimentale:
http://www.readytoteach.it
2000-2002 | Interviste radiofoniche: Radio 24-Il Sole 24 ore: “J.R.R. Tolkien e Il Signore degli Anelli”; Circuito Marconi: “Il giubileo di Elisabetta II”. |
2004-2010 | Intervista on-line per Rai Libro: settimanale di letture e scritture <www.railibro.rai.it> “Inchiesta intorno a Narnia”
Intervista on-line per il sito della Società Tolkeniana Italiana <http://www.tolkien.it> seguente all’intervento al convegno annuale della Società. Intervista Radiofonica per Radio Svizzera Italiana – Rete Due “Le lettere di C. S. Lewis” 9 dicembre 2009. Interviste televisive (Rai 3 – VdA) – 9.12.2010 in occasione della prima nazionale de Il Viaggio del Veliero di C.S. Lewis. |
2010-oggi | Realizzazione e cura del sito Readytoteach.it, punto di incontro e scambio di materiali tra accademici e docenti della scuola e del gruppo Facebook omonimo. |
2016-2017 | Intervista televisiva (Rai 3 – VdA) relativa alle nuove scoperte del progetto Shakespeare Documented (28.3.2016).
Intervista radiofonica (Radio Svizzera Italiana) per l’anniversario della pubblicazione di Utopia di Tommaso Moro (02.6.2016). Organizzazione del convegno “Una montagna di gusto”, Aosta, 24 novembre 2017. Intervista a Rai 3 – Vda e Radio Proposta in occasione della pubblicazione del volume Elizabeth I’s Italian Letters, e della pubblicazione del rapporto Censis 2017, che ha visto Lingue ad Aosta collocarsi prima nella graduatoria delle università non statali (maggio/giugno 2017). Comunicazione sul tema “Empowering teachers: l’esperimento Readytoteach.it”, Ufficio d’informazione del Parlamento Europeo, sede di Milano (8.3.2018). |
2018 | Intervista per Rai-Ulisse, per lo speciale “Elisabetta I: una donna al comando” (tramessa il 28 aprile 2018).
Intervista a Rai 3 – Vda per il progetto ‘To thee, Aosta, could I cleave’ relativa ai nuovi itinerari realizzati nel territorio valdostano. |
2019 | Intervento al Salone del Libro di Torino nell’ambito della tavola rotonda “Donne, Scritture, Linguaggi” (10 maggio 2019). |
Ultima revisione: 11/05/2024 |
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