- Email: m.piseri@univda.it
- Secondo semestre: nelle settimane di lezione ogni martedì e mercoledì dalle 17.15 alle 18.30 presso la sede di Strada Cappuccini. Per ricevimenti in altre fasce orarie o a distanza su piattaforma Teams previo appuntamento.
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1. Curriculum accademico-didattico | Maurizio Piseri è docente universitario nel Settore Scientifico Disciplinare M-PED/02 (Storia della pedagogia) all’Università della Valle d’Aosta dal marzo 2005. |
2. Formazione accademica | Laureato in Storia moderna all’Università di Pavia è stato cultore della materia presso il Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica dal 1996 al 2001 e docente a contratto nello stesso Ateneo presso la facoltà di Scienze dell’educazione (sede di Piacenza) dal 2001 al 2006. |
3. Interessi scientifici | All’interno degli ambiti di ricerca generale del suo Settore, si è occupato e si occupa principalmente di storia dei processi di alfabetizzazione, di storia sociale e istituzionale della scuola in età moderna e prima metà dell’Ottocento, dell’evoluzione della figura magistrale nello stesso periodo, di storia delle istituzioni infantili nel XIX secolo. |
4. Altre attività connesse con la ricerca: gruppi di ricerca (PRIN e altro), collaborazione con riviste o collane, ecc. | In qualità di componente dell’unità di ricerca dell’Università di Pavia, ha partecipato ai PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2002, 2005 e 2008 dedicati alla geografia dinamica delle istituzioni educative italiane tra il 1750 e il 1850. Attualmente è componente dell’unità di ricerca di Aosta all’interno del PRIN 2017 dedicato a Maria Montessori. In collaborazione con l’Istituto di Storia Universale dell’Accademia Russa delle Scienze, sta lavorando al progetto “L’emigrazione in Russia dalla regione alpina tra il XVIII e il XIX secolo”.
È membro dei comitati scientifici delle seguenti riviste scientifiche: – Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni educative (Brescia, editrice Morcelliana) – Quaderni di intercultura (Università di Messina) – Vestnik (editrice dell’Accademia Russo Cristiana di Scienze Umane di San Pietroburgo) È inoltre membro del comitato di redazione del progetto editoriale “L’educazione religiosa in Russia e in Europa in età moderna e contemporanea” presso l’Istituto di Storia Universale dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca. Dal 2011 al 2016 è stato membro del comitato scientifico del ciclo di convegni “L’educazione religiosa in Russia e in Europa” organizzati dall’Istituto di Storia Universale dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca e dall’Università Gregoriana di Roma. In tale veste è stato anche membro del collegio di redazione incaricato della pubblicazione degli atti dei convegni, presso l’editrice dell’Accademia Russo Cristiana di Scienze Umane di San Pietroburgo. Su incarico della Facoltà teologica dell’Università di Vienna ha compilato sei schede biografiche per il Bischofslexikon der Habsburgermonarchie 1804-1918. Per la stessa istituzione ha redatto due schede biografiche per il dizionario biografico dedicato agli allievi del Frintaneum (Seminario di alta formazione ecclesiastica) di Vienna. Dal 2006 al 2009 è stato membro del comitato organizzativo per le celebrazioni del 150° anniversario della morte di Ferrante Aporti, istituito presso il Comune di San Martino dall’Argine (MN). |
5. Cariche accademiche | Nell’Ateneo ricopre attualmente la carica di delegato rettorale alla Biblioteca di Ateneo e di presidente della Commissione paritetica docenti e studenti. È inoltre membro della commissione didattica e della commissione tirocini del corso di laurea in Scienze della formazione primaria. |
6. Esperienze professionali/cariche esterne | Fino al 2013 (data della sua cessazione) è stato membro del comitato scientifico del CISCIE (Centro Interuniversitario per la Storia della Chiesa e delle Istituzioni Ecclesiastiche) presso l’Università per Stranieri di Siena.
Accanto all’attività scientifica ha svolto svariate attività in ambito e musicale e artistico. Tra le varie si segnala la partecipazione all’ideazione e all’organizzazione delle rassegne “Domeniche in musica e dialoghi intorno all’arte” (Cremona 29 febbraio 2004 – 2 maggio 2004) e “Socrate e la vita filosofica” (Roma, Mercati di Traiano, 2-21 luglio 2003). |
Il progetto, attivo presso l’Istituto di Storia Universale dell’Accademia Russa delle Scienze (Mosca) mira a studiare l’immigrazione e la presenza italiana nell’Impero Russo e in Unione Sovietica, sia sotto l’aspetto quantitativo sia sotto l’aspetto di singole vicende biografiche. Tra gli oggetti principali del progetto è da annoverare l’analisi della migrazione (stagionale o definitiva) dalle aree alpine verso l’Impero Russo (sec. XVIII e XIX).
Il tema dell’inclusione appartiene all’ordine dei fondamenti valoriali su cui poggia l’educazione stessa e discende dal principio e diritto fondamentale per cui ogni soggetto deve avere l’opportunità di apprendere fino al massimo delle sue possibilità (Calvani, 2012). Per converso, il carattere inclusivo di un contesto sociale è correlato alla qualità e all’equità dei sistemi educativi (OCSE, 2014). In continuità con le linee di ricerca e con le azioni al servizio delle istituzioni educative della Regione autonoma Valle d’Aosta sviluppate dalla sezione di Pedagogia del Dipartimento SHS, sia come unità operativa sia attraverso i suoi singoli componenti, il progetto intende indagare fondamenti, metodi, dispositivi e strumenti per l’educazione dell’infanzia nella prospettiva dischiusa dalla pedagogia nelle sue diverse configurazioni: generale, storica, didattica e sperimentale, al fine di predisporre ambienti di apprendimento sempre più idonei a sostenere inclusione e coesione sociale.
Saranno proposti approfondimenti locali, attraverso una fattiva collaborazione con la realtà valdostana secondo approcci partecipati di indagine, nonché confronti e contributi al dibattito internazionale in materia di formazione professionale per la qualità dell’educazione a partire dalle prime età della vita in un’ottica riflessiva (Schön, 1983) esperienziale (Kolb, 1984) e trasformativa (Mezirow, 1991), con particolare focalizzazione sui contesti e sulle relazioni nelle istituzioni educative e nel territorio, sulla tensione dinamica fra locale e globale, tra formale e informale, al fine di migliorare l’intelligibilità delle pratiche educative, produrre modelli e orientamenti pedagogici per l’implementazione di buone prassi e la promozione di qualità. Nella sua parte storica il progetto si pone come obiettivo di definire e analizzare il materiale documentario in grado di offrire ampi quadri e analisi di dettaglio sui percorsi formativi e sulle strutture educative e assistenziali destinati all’infanzia nel mondo alpino e valdostano, entro una dimensione comparata, fra il XVIII e l’inizio del XX secolo.
a) Obiettivi che si intendono raggiungere:
– Sviluppare riflessioni teoriche in materia di pedagogia dell’infanzia raccordandole organicamente ad una teoria generale dell’educazione;
– Supportare criticamente la riflessione in merito all’attuazione della legge 107 con particolare riferimento alla sua implementazione sul territorio valdostano;
– Realizzare, in collaborazione con le scuole valdostane, progetti di ricerca-azione mirati all’implementazione di un’educazione inclusiva
– Per la componente storica si intende giungere ad analisi in grado di spiegare, soprattutto se rapportati alle problematiche odierne, le peculiarità dei percorsi formativi alpini e la loro centralità nella definizione dei processi storici e culturali delle popolazioni alpine.
– Individuare e verificare le specificità di curricola 0-6 che, attraverso il recupero della dimensione dell’avventura (Bertolini, 1996), dell’immersione in contesti “natura” sia negli spazi interni sia in quelli esterni (Guerra, 2015; Schenetti, 2015; Bertolino, 2014, 2016), opportunamente ri-pensati e ri-strutturati, a) promuova, in condizioni di benessere, con la mediazione consapevole degli educatori ed il coinvolgimento partenariale delle famiglie e del territorio, processi tipici di un atteggiamento scientifico e sistemico verso la realtà, come l’osservazione, il piacere della scoperta, la nascita di interrogativi e riflessioni, la pratica di prove ed errori, la formulazione di ipotesi, congetture o inferenze; b) favorisca nei bambini la costruzione di una propria identità ecologica (Thomashow, 1996) che li renda consapevoli di essere parte di un sistema Terra a cui devono la loro sopravvivenza e che si configura anche come contesto di azione.
– Elaborare dispositivi e modelli riflessivi ed esperienziali per la formazione del personale educativo e docente e renderli operativi nella realtà locale in vista di un miglioramento della qualità dell’offerta formativa valdostana.
b) Attività da porre in essere:
– Ricognizione bibliografica approfondita sul tema dell’educazione inclusiva, con particolare riferimento all’infanzia.
– Approfondimento delle questioni nodali che sono a fondamento della pedagogia dell’infanzia e delle ricadute che esse comportano sul piano dei servizi ECEC.
– Sviluppo e implementazione di dispositivi e modelli di sviluppo professionale del personale educativo, riconfigurati in termini critico-pedagogici con riferimento ai contesti e alle teorie trasformative.
– Sviluppo di un progetto di ricerca-azione con un gruppo di insegnanti valdostani finalizzato a creare una cultura dell’inclusione nell’ambito della comunità educante e ad esplorare l’efficacia di metodologie in grado di consentire agli alunni di apprendere nella relazione e di valorizzare le loro differenze e potenzialità.
–
– Ridefinizione e nuova presentazione del progetto Erasmus+ KA2 – Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practise. Strategic Partnership for higher education. (www.erasmusplus.it/) dal titolo “OUT- Outdoor education University Teaching to develop key competencies in early childhood learning and qualify adults to new employment opportunities.
– Attuazione del Programma di Studio e di Ricerca “Bambini 2.0: il bisogno di stare nella natura tra passato e futuro. Ricerca sui nuovi contesti formativi per la promozione dell’educazione naturale nella realtà italiana” così come definito nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica con Università di Milano – Bicocca – Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massa”, referente Monica Guerra; Alma Mater Studiorum Università di BOLOGNA – Dipartimento di scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin”, referente Michela Schenetti; Università di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di educazione e scienze umane, referente Maja Antonietti (vedasi testo convenzione).
– Censimento e supervisione delle realtà italiane che propongono attività continuative di incontro tra bambini e natura: focus sugli asili nel bosco e agrinidi.
– Scavo archivistico con attenta critica degli apparati documentari che dovranno in seguito ricevere una elaborazione di natura sia seriale (statistica) che descrittiva. Analisi, proiettata verso una dimensione comparativa, delle serie statistiche e degli apparati istituzionali.
– Realizzazione, analisi e monitoraggio di esperienze formative, condotte secondo modelli riflessivi ed esperienziali, rivolte ad educatori e insegnanti delle scuole e dei servizi educativi valdostani.
c) Stakeholder di riferimento:
d) Impatto a livello locale:
La ricerca intende coinvolgere servizi per la prima infanzia e scuole del territorio valdostano, sia nella fase iniziale di indagine, sia in fase applicativa e restituire i risultati della ricerca anche in termini seminariali, di aggiornamento del personale, di diffusione dei risultati all’intero sistema educativo, riabilitativo e scolastico regionale. Inoltre, con riferimento alle relazioni bambini-natura, nuove possibilità di imprenditorialità in ambito educativo nella Regione.
3. Componenti il Gruppo di ricerca (ove previsto):
(occorre allegare scheda anagrafica per i soggetti non presenti nella banca dati d’Ateneo)
a) Professori e Ricercatori appartenenti ai ruoli dell’ Ateneo
N | Cognome e nome |
Qualifica |
Settore S.D. |
Struttura di afferenza |
1 | GRANGE Teresa | PO | M-PED/04 | Dipartimento SHS |
2 | BOBBIO Andrea | PA conf. | M-PED/01 | Dipartimento SHS |
3 | PISERI Maurizio | PA conf. | M-PED/02 | Dipartimento SHS |
4 | PIU Angela | PA conf. | M-PED/04 | Dipartimento SHS |
5 | BERTOLINO Fabrizio | R conf. | M-PED/01 | Dipartimento SHS |
6 | NUTI Gianni | R conf. | M-PED/03 | Dipartimento SHS |
c) Assegnisti di ricerca, borsisti post dottorato, dottorandi di ricerca, limitatamente alle spese relative alle missioni, (previa autorizzazione del rispettivo docente referente):
se da individuare prevedere l’importo del compenso e la durata dell’incarico nella tabella di cui al successivo punto 6
N. | Cognome e nome | AR | BR | DD | SP | Struttura di afferenza |
1 | BRACCI Francesca | X | Dipartimento SHS | |||
2 | BIANqUIN NICOLe | X | Dipartimento SHS |
f) altri soggetti in possesso di adeguata competenza professionale e scientifica indispensabile alla realizzazione dell’attività di ricerca:
N |
Cognome e nome |
Qualifica |
1 | PELOSO Sonia | Insegnante presso Sovrintendenza agli Studi RAVA; cultrice della materia M-PED/04 presso UniVdA |
2 | GIOVINAZZO Chiara Carmela | Insegnante presso Sovrintendenza agli Studi RAVA; cultrice della materia M-PED/02 presso UniVdA |
3 | ANTONIETTI Maja | Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 / Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Modena e Reggio Emilia |
4 | GUERRA Monica | Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Milano Bicocca |
5 | SCHENETTI Michela | Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Bologna |
6 | RASO Enza | Dottoranda di ricerca presso l’Univrsità di Aix-Marseille, cultrice della materia M-PED/01 presso UniVdA |
5. Durata del progetto: Annuale
Tipologia Progetto di Dipartimento
Sezione Sezione di Pedagogia
SEZIONE 2 – Descrizione del progetto
1. Quadro settoriale:
Il progetto di ricerca insiste pienamente sui settori scientifici disciplinari M PED 01 e M-PED 02. Sul versante più strettamente pedagogico, esso intende costituire un’occasione di approfondimento critico di un precedente percorso di studio (2008) inerente la pedagogia della scuola e culminato con l’omonimo volume pubblicato per i tipi dell’Editrice Vita e Pensiero. Tale studio, infatti, pur rimanendo pienamente attuale nelle sue linee culturali, teoreticamente fondative, necessita di essere ripreso, vuoi per le nuove contingenze del contesto formativo contemporaneo (giuridiche, sociali, storiche e istituzionali), vuoi per le modificazioni (a livello di rappresentazioni e di immaginario) del volto degli stessi attori che compongono al relazione educativa all’interno della scuola: alunni, insegnanti, famiglie e territori.
In ambito storico educativo il progetto si focalizzerà sulle dinamiche tra istruzione e fenomeni emigratori nell’area alpina.La ricostruzione dei fenomeni migratori in età moderna, soprattutto sotto l’aspetto della competenza alfabetica e dei percorsi formativi e professionali, è un campo a tutt’oggi inesplorato. Alcune ricostruzioni sui fenomeni migratori alpini in età moderna sono state realizzate in area ticinese. Soprattutto, dal punto di vista metodologico, molto significativo risulta il lavoro di Zanini sull’emigrazione dalle valli bergamasche verso Venezia. Tuttavia nessuno di questi lavori si occupa della ricostruzione dei livelli di alfabetismo degli emigranti né dei loro percorsi formativi e di accesso alle professioni.
2. Obiettivi:
Per la parte pedagogica: Identificare e descrivere (per ri-orientare criticamente in una teoresi epistemologicamente fondata, ovvero rispettoso delle connessioni teoria-prassi) i nessi tra didattica e innovazione istituzionale della scuola primaria e dell’infanzia alla luce dei recenti contributi tanto della normativa quanto della ricerca pedagogico-didattica, anche alla luce dell’esperienza sul campo che verrà maturata nell’ambito del gruppo di lavoro inter-istituzionale sull’applicazione delle Indicazioni nazionali 2012 nella Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il prodotto atteso è un aggiornamento del volume Pedagogia della scuola (Vita e Pensiero, Milano 2008) o, in subordine, l’edizione ex novo di un nuovo volume sintetico sul tema del curricolo verticale per competenze nella scuola primaria e dell’infanzia.
Per la parte storico-educativa: Il lavoro si fonderà sulla raccolta a sondaggio dei verbali degli atti processuali dei tribunali matrimoniali degli ordinariati diocesani. Tali documenti offrono informazioni fondamentali per la raccolta di dati seriali dal cui trattamento statistico si trarranno le informazioni necessarie alla comprensione dei fenomeni migratori. Le deposizioni sono sottoscritte sia dallo sposo che dai due testimoni che con lui hanno condiviso l’esperienza migratoria e corredate dai dati anagrafici dei soggetti coinvolti.
Obiettivo principale è quindi la ricostruzione dei livelli di alfabetismo degli emigranti attraverso lo spoglio delle firme. Le altre informazioni offerte dalle fonti permetteranno di incrociare i livelli di competenza alfabetica con la ricostruzione di fenomeni sociodemografici, come le coorti generazionali, l’area di provenienza, la struttura socioprofessionale, le linee di emigrazione e così via.
Il progetto si snoderà in più anni. Nel corso del 2014 si è provveduto ad una prima ricognizione dei fondi archivistici di natura ecclesiastica, dai quali si inizierà la prima fase di raccolta e campionamento dei dati. Si è provveduto anche alla ricognizione di fondi stranieri (per ora russi) dove è stato possibile reperire materiali sulle presenze di immigrati alpini.
Nel corso del 2015 si procederà alla raccolta delle informazioni e al loro trattamento informatico e statistico su un primo apparato di fondi archivistici.
Nel suo corso il progetto si coordinerà alla ricerca “Gli italiani in Russia” (“Ital’janzev v Rossij) diretta dalla prof.ssa E. S. Tokareva presso l’Istituto di Storia Universale dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca. Sono probabili ulteriori collaborazioni con istituti italiani e stranieri.
3. Eventuale: Area geografica interessata dal progetto di ricerca:
Per la parte pedagogica, la ricerca intende aggiornare una precedente indagine avente un interesse nazionale. Alcuni elementi della riflessione, tuttavia, perverranno dall’analisi di taluni paradigmi didattici reperiti sul territorio regionale nell’ambito delle visite alle istituzioni scolastiche programmate con la Sovraintendenza scolastica regionale ed il servizio ispettivo e funzionali al supporto di un percorso di sostegno all’innovazione.
Per la parte storica l’area interessata include i seguenti territori: Alpi Centrali e Occidentali (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige)
Tipologia Progetto di Dipartimento
Sezione Sezione di Pedagogia
Ultima revisione: 17/02/2025 |
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