- Descrizione del progetto:
Il tema dell’inclusione appartiene all’ordine dei fondamenti valoriali su cui poggia l’educazione stessa e discende dal principio e diritto fondamentale per cui ogni soggetto deve avere l’opportunità di apprendere fino al massimo delle sue possibilità (Calvani, 2012). Per converso, il carattere inclusivo di un contesto sociale è correlato alla qualità e all’equità dei sistemi educativi (OCSE, 2014). In continuità con le linee di ricerca e con le azioni al servizio delle istituzioni educative della Regione autonoma Valle d’Aosta sviluppate dalla sezione di Pedagogia del Dipartimento SHS, sia come unità operativa sia attraverso i suoi singoli componenti, il progetto intende indagare fondamenti, metodi, dispositivi e strumenti per l’educazione dell’infanzia nella prospettiva dischiusa dalla pedagogia nelle sue diverse configurazioni: generale, storica, didattica e sperimentale, al fine di predisporre ambienti di apprendimento sempre più idonei a sostenere inclusione e coesione sociale.
Saranno proposti approfondimenti locali, attraverso una fattiva collaborazione con la realtà valdostana secondo approcci partecipati di indagine, nonché confronti e contributi al dibattito internazionale in materia di formazione professionale per la qualità dell’educazione a partire dalle prime età della vita in un’ottica riflessiva (Schön, 1983) esperienziale (Kolb, 1984) e trasformativa (Mezirow, 1991), con particolare focalizzazione sui contesti e sulle relazioni nelle istituzioni educative e nel territorio, sulla tensione dinamica fra locale e globale, tra formale e informale, al fine di migliorare l’intelligibilità delle pratiche educative, produrre modelli e orientamenti pedagogici per l’implementazione di buone prassi e la promozione di qualità. Nella sua parte storica il progetto si pone come obiettivo di definire e analizzare il materiale documentario in grado di offrire ampi quadri e analisi di dettaglio sui percorsi formativi e sulle strutture educative e assistenziali destinati all’infanzia nel mondo alpino e valdostano, entro una dimensione comparata, fra il XVIII e l’inizio del XX secolo.
a) Obiettivi che si intendono raggiungere:
– Sviluppare riflessioni teoriche in materia di pedagogia dell’infanzia raccordandole organicamente ad una teoria generale dell’educazione;
– Supportare criticamente la riflessione in merito all’attuazione della legge 107 con particolare riferimento alla sua implementazione sul territorio valdostano;
– Realizzare, in collaborazione con le scuole valdostane, progetti di ricerca-azione mirati all’implementazione di un’educazione inclusiva
– Per la componente storica si intende giungere ad analisi in grado di spiegare, soprattutto se rapportati alle problematiche odierne, le peculiarità dei percorsi formativi alpini e la loro centralità nella definizione dei processi storici e culturali delle popolazioni alpine.
– Individuare e verificare le specificità di curricola 0-6 che, attraverso il recupero della dimensione dell’avventura (Bertolini, 1996), dell’immersione in contesti “natura” sia negli spazi interni sia in quelli esterni (Guerra, 2015; Schenetti, 2015; Bertolino, 2014, 2016), opportunamente ri-pensati e ri-strutturati, a) promuova, in condizioni di benessere, con la mediazione consapevole degli educatori ed il coinvolgimento partenariale delle famiglie e del territorio, processi tipici di un atteggiamento scientifico e sistemico verso la realtà, come l’osservazione, il piacere della scoperta, la nascita di interrogativi e riflessioni, la pratica di prove ed errori, la formulazione di ipotesi, congetture o inferenze; b) favorisca nei bambini la costruzione di una propria identità ecologica (Thomashow, 1996) che li renda consapevoli di essere parte di un sistema Terra a cui devono la loro sopravvivenza e che si configura anche come contesto di azione.
– Elaborare dispositivi e modelli riflessivi ed esperienziali per la formazione del personale educativo e docente e renderli operativi nella realtà locale in vista di un miglioramento della qualità dell’offerta formativa valdostana.
b) Attività da porre in essere:
– Ricognizione bibliografica approfondita sul tema dell’educazione inclusiva, con particolare riferimento all’infanzia.
– Approfondimento delle questioni nodali che sono a fondamento della pedagogia dell’infanzia e delle ricadute che esse comportano sul piano dei servizi ECEC.
– Sviluppo e implementazione di dispositivi e modelli di sviluppo professionale del personale educativo, riconfigurati in termini critico-pedagogici con riferimento ai contesti e alle teorie trasformative.
– Sviluppo di un progetto di ricerca-azione con un gruppo di insegnanti valdostani finalizzato a creare una cultura dell’inclusione nell’ambito della comunità educante e ad esplorare l’efficacia di metodologie in grado di consentire agli alunni di apprendere nella relazione e di valorizzare le loro differenze e potenzialità.
–
– Ridefinizione e nuova presentazione del progetto Erasmus+ KA2 – Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practise. Strategic Partnership for higher education. (www.erasmusplus.it/) dal titolo “OUT- Outdoor education University Teaching to develop key competencies in early childhood learning and qualify adults to new employment opportunities.
– Attuazione del Programma di Studio e di Ricerca “Bambini 2.0: il bisogno di stare nella natura tra passato e futuro. Ricerca sui nuovi contesti formativi per la promozione dell’educazione naturale nella realtà italiana” così come definito nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica con Università di Milano – Bicocca – Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massa”, referente Monica Guerra; Alma Mater Studiorum Università di BOLOGNA – Dipartimento di scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin”, referente Michela Schenetti; Università di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di educazione e scienze umane, referente Maja Antonietti (vedasi testo convenzione).
– Censimento e supervisione delle realtà italiane che propongono attività continuative di incontro tra bambini e natura: focus sugli asili nel bosco e agrinidi.
– Scavo archivistico con attenta critica degli apparati documentari che dovranno in seguito ricevere una elaborazione di natura sia seriale (statistica) che descrittiva. Analisi, proiettata verso una dimensione comparativa, delle serie statistiche e degli apparati istituzionali.
– Realizzazione, analisi e monitoraggio di esperienze formative, condotte secondo modelli riflessivi ed esperienziali, rivolte ad educatori e insegnanti delle scuole e dei servizi educativi valdostani.
c) Stakeholder di riferimento:
- RAVA, Assessorato Istruzione e Cultura; Sovraintendenza agli Studi;
- RAVA, Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali
- Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno, Morgex (AO)
d) Impatto a livello locale:
La ricerca intende coinvolgere servizi per la prima infanzia e scuole del territorio valdostano, sia nella fase iniziale di indagine, sia in fase applicativa e restituire i risultati della ricerca anche in termini seminariali, di aggiornamento del personale, di diffusione dei risultati all’intero sistema educativo, riabilitativo e scolastico regionale. Inoltre, con riferimento alle relazioni bambini-natura, nuove possibilità di imprenditorialità in ambito educativo nella Regione.
3. Componenti il Gruppo di ricerca (ove previsto):
(occorre allegare scheda anagrafica per i soggetti non presenti nella banca dati d’Ateneo)
a) Professori e Ricercatori appartenenti ai ruoli dell’ Ateneo
N |
Cognome e nome |
Qualifica
|
Settore S.D.
|
Struttura di afferenza |
1 |
GRANGE Teresa |
PO |
M-PED/04 |
Dipartimento SHS |
2 |
BOBBIO Andrea |
PA conf. |
M-PED/01 |
Dipartimento SHS |
3 |
PISERI Maurizio |
PA conf. |
M-PED/02 |
Dipartimento SHS |
4 |
PIU Angela |
PA conf. |
M-PED/04 |
Dipartimento SHS |
5 |
BERTOLINO Fabrizio |
R conf. |
M-PED/01 |
Dipartimento SHS |
6 |
NUTI Gianni |
R conf. |
M-PED/03 |
Dipartimento SHS |
c) Assegnisti di ricerca, borsisti post dottorato, dottorandi di ricerca, limitatamente alle spese relative alle missioni, (previa autorizzazione del rispettivo docente referente):
se da individuare prevedere l’importo del compenso e la durata dell’incarico nella tabella di cui al successivo punto 6
N. |
Cognome e nome |
AR |
BR |
DD |
SP |
Struttura di afferenza |
1 |
BRACCI Francesca |
X |
|
|
|
Dipartimento SHS |
2 |
BIANqUIN NICOLe |
X |
|
|
|
Dipartimento SHS |
f) altri soggetti in possesso di adeguata competenza professionale e scientifica indispensabile alla realizzazione dell’attività di ricerca:
N |
Cognome e nome
|
Qualifica
|
1 |
PELOSO Sonia |
Insegnante presso Sovrintendenza agli Studi RAVA; cultrice della materia M-PED/04 presso UniVdA |
2 |
GIOVINAZZO Chiara Carmela |
Insegnante presso Sovrintendenza agli Studi RAVA; cultrice della materia M-PED/02 presso UniVdA |
3 |
ANTONIETTI Maja |
Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 / Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Modena e Reggio Emilia |
4 |
GUERRA Monica |
Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Milano Bicocca |
5 |
SCHENETTI Michela |
Ricercatrice a tempo indeterminato M-PED/03 Didattica e Pedagogia Speciale presso Università di Bologna |
6 |
RASO Enza |
Dottoranda di ricerca presso l’Univrsità di Aix-Marseille, cultrice della materia M-PED/01 presso UniVdA |
5. Durata del progetto: Annuale
Tipologia Progetto di Dipartimento
Sezione Sezione di Pedagogia