Scuola Primaria di Gressoney-La-Trinité
La prima scuola biofila in Italia
Introduzione
La biofilia è il nostro amore per la Natura. La biofilia è innata ma non istintiva, per questo va educata affinché possa fiorire in una relazione sana e gratificante con il mondo naturale (Barbiero e Berto, Introduzione alla biofilia, 2016). Educare la nostra biofilia ci permettere di recuperare il nostro legame emotivo con la Natura, primo passo per trovare non solo una nuova armonia tra noi e Gaia, ma anche dentro di noi (Barbiero, Ecologia affettiva, 2017).
Il programma di ricerca ‘Nuova Architettura Sensibile Alpina’ (NASA), condotto dal Laboratorio di Ecologia Affettiva (LEAF) dell’Università della Valle d’Aosta, ha realizzato a Gressoney-la-Trinité (AO) la prima scuola biofila in Italia, una riqualificazione edilizia ispirata alla progettazione biofila (biophilic design) e perciò pienamente rispettosa della nostra biofilia.
Dal 2006 al LEAF conduciamo ricerca sperimentale per verificare l’ipotesi della biofilia (Kellert e Wilson, 1993). Ricerca che è culminata con lo ‘Standard di Etroubles’, dove abbiamo dimostrato la Natura stimola l’attenzione involontaria (fascinazione), favorendo così la rigenerazione della attenzione diretta e sostenuta quando viene esaurita dopo una fatica mentale (Berto e coll., 2015).
Dal 2015 il LEAF ha esteso il suo impegno di ricerca anche alla progettazione biofila, contribuendo alla realizzazione dei prototipi sperimentali del Biosphera Project di AktivHaus: Biosphera 2.0 e Biosphera Equilibrium.
L’intervento di riqualificazione edilizia e di riprogettazione biofila
Nell’intervento di riqualificazione della scuola primaria di Gressoney-La-Trinité, il LEAF ha inserito tutti i 14 modelli di progettazione biofila oggi maggiormente in uso (Browning e coll., 2014) e considerati più rilevanti (Bolten e Barbiero, 2019). L’intervento è stato realizzato sui tre ambienti della scuola: l’aula a sud-ovest (Aula SW), l’aula a sud-est (Aula SE) e l’aula mensa; quest’ultima aula è stata trasformata in un’Aula Rigenerativa (Restorative Schoolroom).
- Relazione visiva con la Natura (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa)
- Relazione non visiva con la Natura (Aula Rigenerativa)
- Stimoli sensoriali non ritmici (Aula Rigenerativa)
- Variabilità della temperatura e del flusso d’aria (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa)
- Presenza dell’acqua (Aula Rigenerativa)
- Luce diffusa e dinamica (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa)
- Relazione con i sistemi naturali (Aula SE)
- Pattern e forme biomorfiche (Aula SW, Aula SE)
- Relazione materiale con la Natura (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa)
- Ordine e complessità (Aula SW, Aula SE)
- Prospettiva (Aula SE)
- Rifugio (Aula SW)
- Mistero (Aula Rigenerativa)
- Rischio e pericolo (Aula Rigenerativa)
Il 17 luglio 2019 la scuola primaria di Gressoney-La-Trinité è stata registrata per essere sottoposta al processo di certificazione Living Building Challenge (LBC), prima scuola europea che possiede i requisiti di biophilic design richiesti dal sistema di certificazione edilizio LBC.
La creazione degli Spazi Didattici Rigenerativi
Il LEAF ha svolto studi sugli effetti rigenerativi del ‘Silenzio Attivo’ (Berto e Barbiero, 2014), della educazione a contatto con la Natura (outdoor education) e di come queste attività possano influenzare un comportamento pro-ambientale (Berto e Barbiero, 2016). Questi studi hanno offerto la base scientifica all’idea di ‘Spazi Didattici Rigenerativi’.
La riqualificazione edilizia e la riprogettazione biofila della scuola di Gressoney-La-Trinité era solo la premessa necessaria ma non sufficiente per creare uno ‘spazio didattico rigenerativo’. Per questa ragione, il primo anno del programma di ricerca NASA (2016-17) è stato dedicato allo studio delle attività didattiche svolte normalmente a scuola, mentre l’intervento di riqualificazione edilizia e di riprogettazione biofila è stato condotto durante l’estate del 2017. Per favorire la corretta fruizione degli ambienti riqualificati, a partire dal secondo anno (2017-18) una ‘consulente didattica’ ha accompagnato la scuola nel lavoro di integrazione delle attività didattiche tradizionali con le attività volte a stimolare l’innata biofilia dei bambini, in particolare con le pratiche di silenzio attivo e di educazione all’aperto (si veda il servizio RAI: TG3 Nazionale 14.09.2019, dal minuto 19:07).
Verifiche sperimentali
A partire dal terzo anno del programma di ricerca NASA (2018-19), il LEAF ha coordinato una serie di osservazioni sperimentali tese a verificare la qualità dell’intervento. Abbiamo messo a confronto i bambini di Gressoney-La-Trinité prima e dopo l’intervento di riprogettazione biofila (confronto within) e gli stessi bambini gressonari con i coetanei di una scuola urbana (confronto between). L’obiettivo specifico della ricerca era di valutare se l’intervento nel suo complesso aveva effettivamente ridotto i tempi necessari ai bambini per rigenerare dell’attenzione diretta e sostenuta dopo una fatica mentale. In collaborazione con Thimus abbiamo valutato anche l’attività emotiva dei bambini, mettendo a confronto la didattica condotta all’interno della scuola con l’attività didattica svolta all’aperto, in mezzo alla Natura.
I risultati della ricerca confermano che: (1) le attività didattiche svolte all’aperto, se condotte correttamente nel pieno rispetto della biofilia dei bambini, sono più rigenerative di quelle condotte al chiuso di un’aula scolastica; (2) una scuola biofila è più efficiente di una scuola non biofila nel restituire ai bambini la capacità di concentrazione nello studio.
Il Team di ricerca del LEAF
Giuseppe Barbiero, biologo, ricercatore universitario di Ecologia (BIO/07), direttore del LEAF/Univda Laboratorio di Ecologia Affettiva e responsabile scientifico del Programma Nuova Architettura Sensibile Alpina.
Nicola Maculan, ingegnere edile, responsabile dell’intervento di riqualificazione edilizia e progettazione biofila. Ha ideato e sviluppato il concept per la progettazione di dettaglio e supervisionato l’implementazione della progettazione biofila.
Alice Venturella, pedagogista, responsabile degli spazi didattici rigenerativi. Ha co-progettato l’ambiente di apprendimento, ha coordinamento implementazione della pratica del silenzio attivo e ha supportato il personale docente nella progettazione delle attività di educazione in Natura.
Rita Berto, psicologa ambientale, responsabile dello sviluppo di un sistema psicometrico per gli indicatori di qualità biofila.
Bettina Bolten, consulente di biophilic design, ha contribuito a individuare e a classificare gli ambienti naturali e artificiali secondo il loro specifico potere rigenerativo.